Franco Mussida, sono ancora 'Il bimbo del carillon'
L'autobiografia del fondatore della Pfm presentata a Bookcity
Alla fine degli anni Quaranta, nella periferia di Milano, un bambino gattona sul pavimento attirato da una scatola di legno che libera nell'aria una serie di suoni cristallini. È l'inizio di un percorso musicale che lo porta, negli anni Sessanta/Settanta, a calcare i palchi di mezzo mondo, come compositore e chitarrista della PFM, il gruppo pietra miliare del prog italiano. Così Franco Mussida ricorda quando nacque la sua passione per la musica nel romanzo autobiografico 'Il bimbo del carillon', edito da Salani (Salani Le Stanze - 400 pagine - 20 euro), presentato oggi a Bookcity. "Questo libro racconta le esperienze di un bimbo che, scoperto un Carillon, sceglie le orecchie per orientare la sua vita - racconta Mussida - L'idea è nata d'istinto nel 2012, l'anno in cui iniziai a scrivere degli effetti della Musica sulla struttura emotiva della gente. Volevo osservare l'evoluzione di un rapporto con i suoni che fin da piccolo mi si sprigionavano dentro, dicendomi che custodivo un altro pianeta". Il libro "si lega alla generazione che intuì il vero potere del mondo del suono: quello che unisce, che ci rende consapevoli di possedere un secondo Cuore, quello che ospita la circolazione dei desideri e delle pulsioni che spingono all'azione. Si diceva che la Musica avrebbe cambiato il mondo. La sua natura non verbale può cambiare l'uomo, eccome può cambiarlo, per questo - sottolinea - rimango ancora di questo parere". Convinto che la musica sia un telescopio che illumina l'anima della gente, Mussida nel 1984 ha fondato il Cpm Music Institute di Milano e dal 1987 tiene laboratori musicali in comunità e in istituti di pena. Ha inoltre pubblicato diversi saggi sui poteri del suono, tra cui "Il Pianeta della Musica", sempre edito da Salani, oggi alla sua quarta edizione.
R.Abate--IM