Il Messaggiere - Registi e attori italiani in Gb protagonisti di '3, 2, 1 Action'

Registi e attori italiani in Gb protagonisti di '3, 2, 1 Action'
Registi e attori italiani in Gb protagonisti di '3, 2, 1 Action'

Registi e attori italiani in Gb protagonisti di '3, 2, 1 Action'

Evento clou a Londra per rassegna ad hoc Istituto di Cultura

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Giovani registi e attori italiani sono stati i protagonisti del terzo e ultimo appuntamento di '3, 2, 1… Action! Behind the Scenes with Italian talents working in the international film industry', rassegna dell'Istituto italiano di Cultura a Londra dedicata ai talenti "in tricolore" che lavorano in molteplici ruoli nel panorama cinematografico britannico. L'incontro ha concluso con un ulteriore tutto esaurito un'iniziativa originale e partecipatissima, ideata per celebrare i tanti italiani attivi nell'industria cinematografica internazionale nei ruoli più disparati, e spesso a livelli altissimi. Alla serata conclusiva, condotta da Giorgia Cecconi, hanno preso parte Alessandra Gonnella, attrice che con Cecconi è una delle 'madri' del concept voluto dal direttore dell'Istituto, Francesco Bongarrà. Sul palco, oltre a Gonnella, Giulia Gandini (regista di Shake in Italia e Shetland nel Regno Unito), Elena Mortelliti (regista di documentari tra cui, recentissimo, Pompeii di BBC2) Luisa Pretolani (regista di documentari), Simone Giampaolo (regista di film d'animazione conosciuta soprattutto per Only a Child e Bad Dinosaurs), Julia Messina (attrice fra l'altro in The Crown e Quelli che stanno per morire), Marco Gambino (attore) e Giulietta Vainer Levi (attrice). Esperienze, aneddoti, aspirazioni e storie hanno caratterizzato la serata. Attraverso il filo conduttore di storie di produzioni e scontri con la burocrazia, differenze tra il mondo del cinema in Italia e nel Regno Unito e riferimenti alla caratteristica "dell'essere e pensare italiano", l'evento ha inteso dare un contributo - nelle parole di Bongarrà - teso a "incrementare ulteriormente l'offerta dell'Istituto italiano di Cultura a Londra: uno spazio istituzionale che diventa sempre più aperto, interessante, appetibile per la comunità italiana e per chi vuol conoscere meglio cosa l'Italia offre con la sua cultura di ieri e di oggi". Oltre che "punto di riferimento per i giovani talent che in Inghilterra, con il loro lavoro, rappresentano il nostro Paese".

B.Agosti--IM