Il cinema ritrovato, in prima italiana 'Napoleon' restaurato
Wim Wenders ospite della 38/a edizione del festival a Bologna
Il Napoléon realizzato nel 1927 da Abel Gance torna a vivere grazie a un lavoro di ricostruzione e restauro, da parte della Cinématheque française, durato 16 anni. La prima parte, della durata di 3 ore e 40 minuti sarà in prima italiana al festival 'Il Cinema Ritrovato', promosso dalla Cineteca di Bologna dal 22 al 30 giugno, dopo la prima assoluta di martedì prossimo al Festival di Cannes. Dal 1927, Napoléon non è più stato mostrato al pubblico nella sua versione originale, nota come 'Grande Version'. Con un cast grandioso e migliaia di comparse, il film sconvolse il pubblico e la critica quando fu presentato in prima all'Opera di Parigi il 7 aprile 1927. Nonostante questa prima accoglienza trionfale, il successo fu di breve durata, soprattutto per via dell'imminente ascesa del cinema sonoro. Dimenticate per anni, le bobine sono state disperse in tutto il mondo, alcune perse o distrutte. Per ricostruire il film sono state utilizzate diverse fonti, le bobine sono state ritrovate al a Cinémathèque française, il Cnc, la Cinémathèque de Toulouse e la Cinémathèque de Corse, oltre che in Danimarca, Serbia, Italia, Lussemburgo e New York. Gli altri highlights della 38/a edizione del festival saranno in parte svelati lunedì 13 maggio alle 19.30 al Cinema Modernissimo di Bologna. Tra gli ospiti, ci sarà Wim Wenders per festeggiare i 40 anni del suo 'Paris, Texas' (in collaborazione con Wim Wenders Stiftung e Cg Entertainment). Un focus particolare sarà dedicato ai cineconcerti: "Si comincia da Piazza Maggiore - dice il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli -, conosciuta in tutto il mondo come il tempio della cinefilia. Giovedì 20 giugno My Cousin (1918), unico film sopravvissuto con Enrico Caruso, che vi interpreta due ruoli, verrà presentato con una nuova partitura di Daniele Furlati, eseguita dall'ensemble del Teatro Comunale di Modena (in collaborazione con Modena Belcanto Festival), con una sequenza dove ascolteremo anche la voce del grande tenore".
M.Fierro--IM