Perturbazione, 'uguali ma diversi rileggiamo De André'
Il 22 marzo esce La Buona Novella (dal vivo con Nada e Raina)
A quattro anni dall'ultimo disco di inediti, i Perturbazione, la band piemontese pop-rock capitanata da Tommaso Cerasuolo, tornano il 22 marzo con la pubblicazione La Buona Novella (dal vivo con Nada e Alessandro Raina) per Iceberg/Warner Music Italia, una rilettura integrale live, originale e inedita dell'omonimo album di Faber uscito nel 1970 e in occasione dei 25 anni dalla scomparsa del cantautore. Un omaggio all'eredità musicale di uno dei più importanti artisti italiani di tutti i tempi. La registrazione è del 2010, al Teatro Civico di Varallo Sesia (VC). "Tre anni fa ho vissuto un periodo di saturazione - racconta Cerasuolo - per vicende personali. Stare fermi ci ha dato modo di guardarci un po' alle spalle e così è spuntata dal passato questa registrazione. Ce l'eravamo dimenticata, ma abbiamo ritrovato una magia, e così è nata l'idea di pubblicarla, anche con tutte le sue imperfezioni". Il disco è una pietra miliare della storia della musica e della discografia di De André. "E rimane attualissimo anche a 54 anni di distanza. Se pensiamo a come gira il mondo e al peso che hanno la propaganda e la mistificazione ancora oggi...". Nel 2010 la formazione era diversa da quella di oggi, "c'erano Gigi Giancursi ed Elena Diana, ed è stato bello condividerlo con loro. Quello che è stato è stato, ed è stato sorprendete ritrovarsi in questo progetto", racconta ancora il frontman. "È passato molto tempo e noi non siamo certi gli stessi di allora, come è giusto che sia. Bisogna accettare i cambiamenti, anche se a volte questo richiede un lungo cammino. Siamo sereni come siamo adesso: il cammino degli ultimi anni ci ha portato verso riferimenti letterari e altri mondi artistici". Nel 2014, da outsider, parteciparono al Festival di Sanremo, con un sorprendente sesto posto con Unica. "Esperienza divertente, ma poi le cose tra noi scoppiarono. La canzone fu molto fortunata, ma la gente faticava ad abbinarla a noi. Diciamo che l'immediatezza non è una delle nostre qualità migliori, così come non siamo particolarmente spigliati, ma ognuno ha i suoi punti di forza. Sanremo ce ne ha fatto rendere conto. Ora preferisco guardarlo dal divano di casa con mia figlia".
A.Uggeri--IM