Nuova stagione dei Pomeriggi Musicali, 80 anni e non dimostrarli
Grandi nomi e giovani da Pleitnev a Filippo Gorini
Sono ottant'anni in salute quelli che compie l'orchestra dei Pomeriggi musicali, prima realtà a partire nel 1945 e anche dopo il lockdown quando spalancò le porte del teatro Dal Verme alla mezzanotte e un secondo del 15 giugno 2020. Lo dimostrano il pubblico aumentato, a partire dagli abbonati che sono 1759, quindi più del periodo pre-pandemia, e lo dimostra anche la nuova stagione presentata oggi, che unisce grandi nomi e giovani di interesse, brani contemporanei o poco conosciuti ad altri più famosi. Sono 80 anni "che festeggeremo mantenendoci sul binario della modernità e della funzione sociale della musica tracciato dai nostri fondatori" ha sintetizzato il direttore artistico Maurizio Salerno. Una funzione sociale, anzi un "valore morale" riconosciuto anche dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, con la vicinanza "alla comunità" anche nei momenti difficili. L'inaugurazione il 10 ottobre sarà con un'esibizione diretta da Ryan McAdams che include il terzo concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov con il grande solista Mikhail Pletnev e l'Uccello di fuoco di Stravinskij nella versione del 1945, anno di nascita dei Pomeriggi. Sempre alla storia dei Pomeriggi, o meglio in questo caso del teatro Dal Verme, che è diventata la loro casa, sarà dedicata una sorta anteprima il 5 ottobre. Nel giorno esatto dei cento anni dalla morte di Giacomo Puccini verrà eseguita in forma di concerto, con la direzione di Diego Fasolis, l'opera Le villi, che proprio al Dal Verme ebbe la prima assoluta nel 1884, a cui si accompagna anche il convegno Puccini in scena, oggi organizzato dall'Associazione Nazionale Critici Musicali. Sono in tutto 23 i programmi che saranno eseguiti il giovedì sera e il sabato pomeriggio (con anche una serie di prove aperte il giovedì mattina). Sul palco si alterneranno celebrità come il violoncellista Mischa Maisky o la violinista Viktoria Mullova, o ancora il violinista Julian Rachlin e i pianisti Alexander Lonquich e Louis Lortie, direttori come Donato Renzetti, George Pehlivanian, Pietari Inkinen, Stefano Montanari, senza dimenticare James Feddeck e Alessandro Cadario. E i "giovani" come il direttore Alessandro Bonato, il violinista Giuseppe Gibboni già vincitore del Premio Paganini, i pianisti Filippo Gorini e Arsenii Moon (premio Busoni 2022). Fra i direttori sono anche previste Beatrice Venezi e Gianna Fratta, mentre saranno orchestre ospiti la Filarmonica Toscanini, la Filarmonica di Zagabria, l'Orchestra di Padova e del Veneto e i Virtuosi italiani. In attesa che parta la nuova stagione di 'Ottant'anni suonati' (come recita il claim della campagna pubblicitaria), questa stagione si va a chiudere con una serie di appuntamenti importanti fra cui il concerto con Richard Galliano al bandoneon il prossimo 6 giugno e il nuovo progetto musicale di Dardust 'Dardust. 10 Years. 1 Night' il 27.
J.Romagnoli--IM