

Ricerca, 2 piante su 5 spariranno ma c'è metodo per salvarle
E' risultato di lavoro internazionale coordinato da ateneo Pisa
Circa due specie di piante su cinque nel mondo potrebbero sparire. Per questo è importante capire quali specie sono più a rischio e trovare i modi efficaci per conservarle. E questa sfida l'ha raccolta un gruppo di ricercatori coordinato da Angelino Carta, docente del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, che ha individuato una nuova metodologia basata sulla rilevanza evolutiva delle specie grazie alla quale sarà possibile integrare le collezioni attualmente conservate nelle banche dei semi. Lo studio pubblicato sulla rivista New Phytologist, spiega l'Università di Pisa in una nota, "promette anche risparmi in termini economici: al progetto hanno partecipato ricercatori spagnoli, belgi, svizzeri e britannici e l'analisi ha riguardato un imponente set di dati provenienti da 109 banche dei semi comprendente oltre 22.000 specie relative a tutta la flora europea". Il lavoro dimostra che alcuni 'rami' dell'albero genealogico delle piante europee non sono rappresentati nelle collezioni e che le specie attualmente non conservate, ma il cui campionamento e stoccaggio in banca sarebbe fondamentale, sono soprattutto quelle "che rappresentano un unicum evolutivo perché mostrano strategie riproduttive singolari o sono confinate ad aree geografiche limitate". Secondo Carta, questo metodo "può essere personalizzato per adattarlo a diversi obiettivi di conservazione, fino all'esaurimento del budget disponibile: la nostra ricerca rappresenta un passo fondamentale per future azioni di conservazione, i risultati possono servire come base di discussione per promuovere nuove politiche, incluso la salvaguardia delle specie in via di estinzione, la resilienza dei sistemi agroalimentari e l'identificazione delle specie più adatte al restauro degli habitat in uno scenario di cambiamenti climatici".
P.Rossi--IM