Il Messaggiere - Ricercatori più citati al mondo, l'Italia esce dalla top ten

Ricercatori più citati al mondo, l'Italia esce dalla top ten
Ricercatori più citati al mondo, l'Italia esce dalla top ten

Ricercatori più citati al mondo, l'Italia esce dalla top ten

In classifica balzo in avanti della Cina, che tallona gli Usa

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Quest'anno si contano 106 italiani tra i 6.636 ricercatori più citati al mondo secondo la classifica stilata da Clarivate Analytics: l'Italia esce così dalla top ten dei Paesi con il maggior numero di ricercatori influenti in cui era entrata per la prima volta l'anno scorso con 115 scienziati. A livello globale si registra un forte balzo in avanti della Cina, che mantiene il secondo posto tallonando gli Stati Uniti, mentre Gran Bretagna e Germania si classificano ancora al terzo e quarto posto. Complessivamente, i 6.636 scienziati più citati dell'anno provengono da oltre 1.200 istituzioni in 59 nazioni e regioni. La lista comprende i ricercatori che hanno pubblicato il maggior numero di articoli molto citati ('Highly Cited Papers'), ovvero articoli che rientrano nel primo 1% al mondo per numero di citazioni nel loro campo di attività nell'ultimo decennio. Al numero di citazioni si affianca anche una valutazione qualitativa degli esperti dell'Institute for Scientific Information di Clarivate. Tra i 106 italiani in classifica si riconoscono nomi noti al grande pubblico come quello di Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Matteo Bassetti, immunologo dell'Università di Genova, Giancarlo Comi, neurologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele, Franco Locatelli, oncoematologo dell'Irccs Bambino Gesù di Roma, e Alberto Mantovani, immunologo dell'Humanitas. Nell'elenco sono ben otto i docenti dell'Università Statale di Milano: l'infettivologo Spinello Antinori, il farmacologo Alberico Catapano, il gastroenterologo Massimo Colombo, l'oncologo Giuseppe Curigliano (vicedirettore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia), l'epidemiologo Carlo La Vecchia, la professoressa di statistica medica Cristina Menni, l'oncologo Salvatore Siena e l'anatomopatologo Giuseppe Viale. Allargando lo sguardo alla situazione internazionale, gli Stati Uniti rimangono primi in classifica con 2.507 top scientist, pari al 36,4% del totale, in netta discesa rispetto al 43,3% del 2018. Nel frattempo, la Cina continentale è nuovamente cresciuta quest'anno con 1.405 ricercatori influenti, pari al 20,4% del totale, quota più che raddoppiata rispetto al 2018. Nella classifica delle università e degli enti con più ricercatori influenti, la cinese Tsinghua University sale di un gradino scalzando dal quarto posto i National Institutes of Health americani. Anche Hong Kong registra una forte crescita, con il numero di ricercatori altamente citati salito a 134, pari all'1,9% del totale globale.

J.Romagnoli--IM