Ingv, grande interesse per l'Earth Telescope in Sardegna
Sos Enattos può diventare un polo di attrazione scientifica
Ha suscitato grande interesse fra i ricercatori e gli amministratori locali sardi il progetto Earth Telescope, con cui l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia intende realizzare un centro di ricerca per lo studio della Terra nell'area di Sos Enattos, candidata a ospitare il futuro cacciatore di onde gravitazionali Einstein Telescope. Lo rileva lo stesso Ingv, in seguito alla chiusura della Conferenza sulle grandi infrastrutture di ricerca promossa dal Ministero dell'Università e della Ricerca in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell'ambito della Presidenza Italiana del G7. Earth Telescope è un progetto ambizioso e interdisciplinare che mira a rispondere a quesiti fondamentali sulla dinamica e sulla struttura del nostro Pianeta, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie di analisi che permettano di studiare i fenomeni geologici su scale spazio-temporali diverse. A settembre è già stata lanciata una call rivolta agli scienziati di tutto il mondo: l'obiettivo è fare un salto di qualità nella pianificazione della ricerca geofisica per dare risposta alle grandi domande ancora aperte, come il ruolo dello strato più superficiale del mantello terrestre (astenosfera) nella dinamica delle placche tettoniche e nella generazione del magma, oppure il ruolo delle interazioni delle strutture profonde del mantello e del nucleo con l'idrosfera e l'atmosfera. "Con la trasformazione del capannone industriale che ha accolto i delegati del G7 in un moderno edificio che ospiterà laboratori di ricerca, con anche un centro di incontro e divulgazione, Sos Enattos si prepara a diventare a breve un polo di attrazione scientifica di prim'ordine", sottolinea Massimo Chiappini, direttore del Dipartimento ambiente dell'Ingv. "Questo centro, chiamato SunLab, è stato fortemente voluto dalla Regione Sardegna e sarà gestito congiuntamente da Infn, Inaf e Ingv, i cui ricercatori, per la prima volta, potranno lavorare in una sede comune".
A.Bruno--IM