Il Messaggiere - Il pianeta di zucchero filato forse è gonfio di idrogeno

Il pianeta di zucchero filato forse è gonfio di idrogeno
Il pianeta di zucchero filato forse è gonfio di idrogeno

Il pianeta di zucchero filato forse è gonfio di idrogeno

E' il doppio di Giove, ma 7 volte più leggero

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Il misterioso pianeta leggero come zucchero filato, chiamato Wasp-193b, potrebbe essere formato da una sfera di idrogeno ed elio: continua a stupire no dei più strani pianeti mai scoperti finora, grande il doppio di Giove ma 15 volte più leggero dell'acqua. La scoperta, annunciata nel 2023 sulla piattaforma arXiv, si deve alla ricerca guidata da Khalid Barkaoui, dell'Università belga di Liegi e adesso pubblicato sulla rivista Nature Astronomy. Osservato per la prima volta nel 2006 dall'osservatorio Wasp, acronimo di Wide Angle Search for Planets da cui prende il nome, nel corso del tempo il pianeta è stato osservato sempre più in dettaglio fino a svelarne le sue incredibili caratteristiche: Wasp-193b risulta avere essere il 50% più grande di Giove ma con una massa 7 volte inferiore. La sua densità è di circa 0,059 grammi per ogni centimetro cubico, all'incirca quella dello zucchero filato, ben lontana da quella di un pianeta come la Terra, che è di 5,5, così come di Giove che è di 1,33. "Ciò lo rende una vera anomalia tra gli oltre cinquemila esopianeti scoperti fino ad oggi", ha detto Barkaoui. Secondo i ricercatori il pianeta sarebbe composto principalmente da idrogeno ed elio, come la maggior parte degli altri giganti gassosi della galassia ma per Wasp-193b questi gas probabilmente formano un'atmosfera estremamente gonfia che si estende per decine di migliaia di chilometri. Un'ipotesi che però al momento non può essere supportata da nessuno degli attuali modelli capaci di spiegare la formazione dei pianeti: "Non sappiamo dove collocare questo pianeta in tutte le teorie sulla formazione che abbiamo in questo momento, perché è un valore anomalo", ha aggiunto Francisco Pozuelos, dell'Istituto di Astrofisica dell'Andalusia e tra gli autori dello studio. Solo nuove osservazioni con il telescopio spaziale James Webb, sottolineano gli autori, potrebbero forse aiutare a risolvere il mistero dello 'zucchero filato' di Wasp-193b.

P.Rossi--IM