Pressing commissione Senato, aliquota 10-15% per concordato
Pensare premialità, rinvio acconto con opportune rateizzazioni
La commissione Finanze del Senato chiede al governo di valutare l'ipotesi di abbassare notevolmente l'aliquota agli autonomi che decidessero di aderire al concordato preventivo biennale. Insomma un maxisconto. La commissione, nel parere al decreto legislativo correttivo del concordato, indica infatti al governo tra le condizioni di valutare se "i contribuenti possano optare per tale imposta sostitutiva calcolata su una base imponibile pari alla differenza, se positiva, tra il reddito di lavoro autonomo e di impresa concordato e il corrispondente reddito del periodo precedente a quelli cui si riferisce la proposta, rettificato applicando un'aliquota del 10, del 12 o del 15 percento, rispettivamente se il livello Isa del periodo di imposta precedente a quello del concordato, sia non inferiore a 8, non inferiore a 6 e inferiore a 8, ovvero inferiore a 6". Inoltre "appare opportuno sottolineare il carattere sperimentale del concordato preventivo biennale, poiché da più parti è stato esposto il rischio di un mancato raggiungimento dell'equilibrio tra discrezionalità dell'Agenzia nel proporre il concordato e la tutela del contribuente nel vedersi riconosciuti tutti gli elementi (positivi o negativi) che concorrono ad un realistico risultato reddituale". La Commissione "ritiene essenziale approfondire la necessità di garantire tale equilibrio pena la mancata adesione all'istituto innovativo del concordato; in tale prospettiva si sollecita il governo a introdurre un regime di incisiva premialità per i contribuenti aderenti al concordato proposto, anche con il rinvio del versamento dell'acconto all'anno successivo con opportune rateizzazioni".
C.Abatescianni--IM