L'Eurocamera ricorda Sassoli, 'l'Ue non è un incidente storia'
Fitto porta i saluti di Ursula von der Leyen
Una grande personalità italiana ed europea che ha saputo esercitare l'arte del compromesso mettendo al centro l'interesse dei cittadini e la crescita di una Unione europea solidale, democratica e inclusiva: questo, in sintesi, il ricordo di David Sassoli che hanno tracciato i numerosi rappresentanti del mondo politico intervenuti oggi alla commemorazione del presidente del Parlamento europeo scomparso prematuramente tre anni fa. "L'Europa non è un incidente della storia", disse Sassoli durante un famoso discorso davanti alla plenaria del Pe. Ed è partendo da questa affermazione che l'attuale vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ex europarlamentare e compagno di partito, Pina Picierno e Antonella Sberna, attuali vicepresidenti del Pe, Nicola Zingaretti e altri europarlamentari (Camilla Laureti, Brando Benifei, Dario Tamburrano e Nicola Procaccini) hanno ricordato la figura di colui che tra l'altro guidò l'Eurocamera durante il periodo più critico dell'emergenza Covid. "In una fase così difficile, drammatica e impegnativa per la storia dell'Europa, la figura di David ci manca tantissimo", ha detto Gualtieri aprendo i lavori dell'evento che si è svolto nei locali romani di Esperienza Europa dedicati proprio a Sassoli alla presenza della vedova, Alessandra Vittorini, dei figli Giulio e Livia e di altri membri della famiglia. Nel suo intervento Fitto ha portato i saluti della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, molto legata a Sassoli. "Una grande personalità italiana ed europea, un leale avversario politico, un caro amico", ha poi aggiunto il vicepresidente dell'esecutivo Ue ricordando l'impegno costante che Sassoli ha sempre messo nella ricerca di punti di incontro tra posizioni politicamente differenti. Un esercizio, ha osservato ancora Fitto, ora più necessario che mai per affrontare le attuali sfide dell'Ue, dall'autonomia strategica, al rilancio della competitività, alla necessità di stabilità, sicurezza e difesa comune.
E.Accardi--IM