Brasile, pronti tagli alla spesa pubblica per 1 miliardo di euro
La Difesa accetta 'sacrifici' per ridurre i rischi fiscali
Archiviata la parentesi G20 il governo brasiliano riprende la discussione sui tagli alla spesa pubblica necessari per evitare fibrillazioni sui mercati finanziari, in allarme da alcune settimane a causa del rischio di stabilità di tenuta dei conti a breve e lungo termine. Secondo le previsioni, il ministro delle Finanze Fernando Haddad presenterà il pacchetto di tagli entro domani. La previsione è di una riduzione dei costi tra 850 milioni e 1 miliardo di euro (tra i 5 e i 6 miliardi di real). Dopo aver incassato l'ok da parte del ministro del Lavoro Luiz Marinho sui tagli allo stato sociale, anche il ministro della Difesa José Múcio Monteiro ha accettato il "sacrificio" aprendo a una riduzione dei benefici previdenziali riservati agli appartenenti alle forze armate. La previdenza dei militari da sola lo scorso anno è costata alle casse dello stato 8,2 miliardi di euro (49,7 miliardi di real). La proposta prevede la definizione dell'età minima per il pensionamento a 55 anni e l'aumento della contribuzione rispetto all'attuale 10,5%. L'età minima per la pensione dei civili in Brasile è infatti di 65 anni per gli uomini e 62 per le donne con una contribuzione fino al 14%. I militari continuerebbero a ricevere come pensione il valore integrale dell'ultimo stipendio, a differenza dei civili la cui pensione - contributiva - è sensibilmente più bassa dello stipendio. Per convincere i militari ad accettare, il governo potrebbe proporre in cambio una riduzione dei super-salari della pubblica amministrazione, soprattutto della magistratura.
R.Marconi--IM