Omicidio Breonna Taylor, condannato ex poliziotto del Kentucky
'Per uso eccessivo della forza'. La morte scatenò proteste massa
Una giuria federale ha condannato un ex detective della polizia del Kentucky, Brett Hankison, per uso eccessivo della forza nell'omicidio di Breonna Taylor durante una retata antidroga del 2020, violando così i suoi diritti civili. Lo scrivono i media americani. La donna fu uccisa in un fallito raid della polizia e la sua morte scatenò manifestazioni di massa contro l'ingiustizia razziale. La giuria di sei uomini e sei donne ha deliberato per più di 20 ore in tre giorni prima di emettere un verdetto di colpevolezza: si tratta della prima condanna di un agente di polizia di Louisville coinvolto nell'omicidio. "Il Dipartimento di Giustizia continuerà a difendere i diritti civili di ogni persona in questo Paese per essere libera dalla violenza illegale della polizia", ;;ha affermato il procuratore generale aggiunto Kristen Clarke dopo il verdetto. Taylor e il suo fidanzato, Kenneth Walker, stavano dormendo intorno alla mezzanotte del 13 marzo 2020 quando hanno sentito un rumore alla porta. Walker, credendo che si trattasse di un'effrazione, ha sparato con la sua pistola, ferendo un agente. La polizia, che aveva ottenuto un controverso mandato senza bussare per effettuare un arresto per droga, ha sparato più di 30 colpi di pistola, ferendo mortalmente Taylor. Hankison ha sostenuto di aver sparato con la sua pistola per proteggere i suoi colleghi. Il verdetto di colpevolezza di Hankison comporta una pena massima all'ergastolo. La sentenza sarà pronunciata il 12 marzo prossimo.
T.Zangari--IM