Giappone: dopo gli uomini, anche i cani vivono più a lungo
Grazie alle cure e la sana alimentazione degli animali domestici
Diventa improvvisamente fuori luogo l'espressione "vita da cani" in Giappone, Paese dove gli indicatori dei livelli di sopravvivenza degli amici domestici a quattro zampe continuano a migliorare, in linea con le aspettative dei loro padroni. Secondo un'indagine nazionale della Japan pet food association (Jpfa), l'ente dei produttori specializzati di cibo per animali domestici, la durata media della vita dei cani di proprietà di famiglie nel Paese del Sol Levante, è aumentata di 0,75 anni dal 2010 ad oggi, con una media che arriva a 14,62 anni, rispetto ai 13,87 anni all'inizio dell'indagine. Secondo l'ente, alcuni dei fattori alla base della maggiore longevità sono le migliori cure dei proprietari e gli sviluppi nel campo dell'alimentazione per animali, oltre alla maggiore frequenza delle cure mediche. La veterinaria Akiko Fukushima del Japan Animal Medical Center, interpellata dal giornale Mainichi, spiega come - sebbene vi siano variazioni in base alla razza, all'età e ad altri fattori - i cani crescono rapidamente nei primi anni di vita, e in seguito ogni anno equivale all'invecchiamento di un uomo tra i quattro e i sette anni. Secondo tale parametro i cani sono considerati anziani dai 10 ai 12 anni circa per le razze piccole, tra gli 8 e i 10 anni per le razze medie, e dai 6 agli 8 anni per quelle più grandi. In base alle ultime statistiche della Jpfa, il Giappone ha più animali domestici che bambini sotto i 15 anni, rispettivamente 6,8 milioni di cani e poco più di 9 milioni di gatti rispetto ai circa 14 milioni e mezzo di persone in età giovanile. Le dimensioni di spesa per gli animali da compagnia in Giappone ammontano a 2.000 miliardi di yen, equivalenti a 12,3 miliardi di euro all'anno.
P.Conti--IM