Unicef, attivata risposta di emergenza per il colera in Libano
Per aiutare a contenere la malattia
L'Unicef ha attivato la sua risposta di emergenza per il colera, insieme al ministero della Sanità e ad altri partner, per aiutare a proteggere i bambini e le famiglie contenendo la malattia, dopo la conferma di un caso di colera nel governatorato di Akkar, nel nord del Libano, da parte del ministero della Sanità pubblica. Mercoledì scorso, si legge in una nota, è stata immediatamente avviata una risposta integrata e multisettoriale nelle aree ad alto rischio per garantire ai bambini e alle famiglie l'accesso ad acqua sicura, servizi igienici e forniture per l'igiene personale. Tra le altre cose, l'organizzazione ha consegnato rifornimenti essenziali, tra cui pastiglie per la purificazione dell'acqua, kit di disinfezione, kit per l'igiene familiare e acqua in bottiglia. L'Unicef ha anche procurato 100 kit di medicinali d'emergenza, tra cui sali per la reidratazione orale (Ors), e 22 kit di forniture mediche. "L'Unicef sta compiendo sforzi significativi per sostenere le misure di preparazione, prevenzione e risposta del ministero della Sanità Pubblica per aiutare a proteggere tutti i bambini e le famiglie in Libano dalla diffusione del colera", ha dichiarato Edouard Beigbeder, rappresentante dell'Unicef in Libano. La guerra sta danneggiando, interrompendo e mettendo a dura prova i servizi idrici e igienici. L'accesso limitato all'acqua sicura e a servizi igienici adeguati, soprattutto nei siti di sfollamento e nei campi sovraffollati, aumenta il rischio di diffusione del colera. I bambini, soprattutto quelli di età inferiore ai 5 anni, quelli che non sono mai stati vaccinati e quelli che soffrono di malnutrizione sono particolarmente a rischio.
B.Agosti--IM