Amb.Lucentini, 'Tajani in Argentina apre nuove partnership'
'Focus su economia, diplomazia dello sport e della legalità'
"Continuità politica" e opportunità di "partnership strategiche". E' il patrimonio che la missione a Buenos Aires del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha lasciato in dote, dando un nuovo impulso al rilancio dei rapporti bilaterali già avviato tra il governo di Javier Milei e l'esecutivo di Giorgia Meloni. Lo sottolinea l'ambasciatore d'Italia in Argentina, Fabrizio Lucentini, in una conversazione con l'ANSA, ricordando i vincoli storici, economici e culturali - oltre alla vasta comunità di italo-discendenti - che legano i due Paesi, anche attraverso la diplomazia dello sport. A fare da sfondo poi, le opportunità economiche, soprattutto sul capitolo della transizione verde, e una forte collaborazione nel campo della legalità, con l'Italia a fare da motore per aiutare l'Argentina anche a rientrare nei parametri di trasparenza per l'ingresso nell'Ocse. "Negli ultimi mesi sono venuti due sottosegretari, due ministri, il vicepresidente del Consiglio e presto dovrebbe arrivare la premier. C'è una dinamica consistente, una continuità che in futuro speriamo possa attivare anche nuovi strumenti. Questo è quanto più era mancato in passato. Basti pensare che l'ultima visita di un ministro degli Esteri risale al 2019", osserva il diplomatico. La missione di Tajani, spiega l'ambasciatore, ha offerto spunti "per analizzare a livello di vertice il tema economico-commerciale, approfondire la diplomazia dello sport e spingere quella della legalità". "Le misure di Milei, per quanto complicate e in alcuni casi anche con ricadute pesanti, soprattutto sulla crescita scesa di quasi il 4%, hanno dato un po' di certezze - prosegue Lucentini -. Il Paese ha intrapreso un cammino chiaro di coerenza fiscale e una politica monetaria disciplinata. Una direzione che sta cambiando anche la percezione sul rischio Paese, con l'indice prima sopra i 2300 punti dimezzatosi nel 2024, e opportunità di investimento che iniziano a diventare più interessanti per gli italiani. Ne sono una riprova anche le 150 imprese che nei mesi scorsi hanno partecipato agli eventi di Milano e Roma, in occasione della missione della ministra degli Esteri argentina Diana Mondino". D'altra parte, "creare le condizioni di affidabilità del mercato non è un processo immediato. Il nostro ruolo è accompagnare le aziende italiane in questo percorso di rinnovato interesse, ma ci vorrà un po' di tempo. E l'arrivo di Tajani, che ha incontrato Milei e il suo capo di gabinetto Guillermo Francos, ha impresso nuova propulsione", evidenzia il diplomatico. Anche la diplomazia dello sport "è stato un aspetto importante toccato nel corso della missione - commenta Lucentini -. Non riguarda solo le grande figure iconiche. Dietro c'è un attività di interscambio sociale forte, e un settore imprenditoriale rilevante, come ha sottolineato Tajani all'evento in ambasciata. E' uno strumento di cittadinanza attiva che in Argentina, dove la comunità italiana è particolarmente numerosa, è un elemento di coesione cruciale, come dimostra la Maratana (la maratona degli italiani) di Buenos Aires". Senza contare poi che l'Italia ha un ruolo trainante per l'Argentina nella lotta alla criminalità transnazionale. "Il Paese prima di altri ha deciso di creare gli strumenti di contrasto e durante la sua visita il vicepremier ha anticipato un nuovo progetto di formazione sviluppato dall'Iila in collaborazione con la Guardia di Finanza e i Carabinieri per gli operatori argentini - spiega l'ambasciatore -. Ma l'Italia collaborerà anche per la messa a terra della nuova normativa antimafia di ispirazione italiana già approvata da uno dei due rami del Congresso, e sta accompagnando il Paese per soddisfare i requisiti di trasparenza per l'ingresso nell'Ocse".
E.Mancini--IM