Upb,in manovra misure fiscali complesse poco intellegibili
Anche sulle detrazioni serve approccio più organico
La riforma fiscale introdotta dalla manovra, che comprende Irpef, bonus fino a 20.000 euro e detrazione da 20.000 a 40.000 euro, aumenta le già ampie differenze nel trattamento fiscale delle diverse categorie di contribuenti (dipendenti, pensionati e autonomi) che tuttavia si annullano per redditi superiori a 50.000 euro. La compresenza di tre strumenti per la riduzione del prelievo sul lavoro dipendente, che interagiscono tra loro in modo articolato, "produce un'architettura fiscale complessa e difficilmente intellegibile per i suoi destinatari". E' il giudizio dell'Upb, ascoltato dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Anche sulle detrazioni e l'introduzione del quoziente familiare, "sebbene la riforma costituisca un passo nella direzione del contenimento delle spese fiscali (tax expenditures), occorrerebbe un approccio più organico alla loro razionalizzazione, anche per evitare di aumentare la complessità del sistema". L'Upb nota anche che per la crescita italiana "aumentano i rischi al ribasso, l'abbrivio di ripresa post-pandemica sembra avviato al termine", come ha sottolineato la presidente Lilia Cavallari alla luce degli ultimi dati Istat sul Pil del terzo trimestre. Gli obiettivi di crescita 2025 sono più difficili, ha aggiunto spiegando che il +1,2% stimato dal governo "poggia molto sulla domanda interna che dipende in buona parte dall'attuazione del Pnrr". Per questo "è importante che i progetti siano accelerati".
E.Mancini--IM