Il Messaggiere - Intesa Sanpaolo premia 10 Pmi 'Vincenti' di Toscana e Umbria

Intesa Sanpaolo premia 10 Pmi 'Vincenti' di Toscana e Umbria
Intesa Sanpaolo premia 10 Pmi 'Vincenti' di Toscana e Umbria

Intesa Sanpaolo premia 10 Pmi 'Vincenti' di Toscana e Umbria

Aziende scelte per crescita economica e impatto sociale

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Dalla moda alla meccanica, dall'energia alla salute: sono i settori di attività delle dieci Pmi emergenti di Toscana e Umbria che Intesa Sanpaolo ha selezionato per la nuova edizione di Imprese vincenti, il programma del gruppo bancario dedicato alla valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali italiane. Ad accomunare le 150 Imprese vincenti 2024 sono l'adozione di criteri Esg, i progetti di crescita, l'impatto sulle comunità e sui territori in cui operano contribuendo a creare valore per l'economia del territorio, occupazione e benessere delle persone. Le imprese premiate oggi a Firenze sono Accoppiatura Pratese di Montemurlo (Prato) per il settore dell'automotive, Garofoli di Terni per la meccanica, Conceria Antiba di Ponte a Egola (Pisa) del settore moda e abbigliamento, Erredue di Livorno per i servizi energetici, Alma di Campi Bisenzio (Firenze) specializzata nella produzione di moquette, Diesse diagnostica senese di Monteriggioni (Siena) e Moretti di Cavriglia (Arezzo) per il settore Sistema salute, Gas and Heat di Livorno appartenente al settore industriale, Recuperiamo di Corciano (Perugia) e Move di Lucca per i servizi alle aziende. "Le dieci Pmi che abbiamo premiato sono esempi virtuosi per il sistema produttivo - afferma Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo - perché hanno saputo cogliere i nuovi stimoli del mercato e avviare percorsi in una logica di crescita sostenibile, distinguendosi in settori traino dell'economia del territorio". Tra il 2019 e il 2023 l'export di Toscana e Umbria è salito rispettivamente del 32% e del 30%, in parallelo a una ripresa degli investimenti che tra il 2016 e il 2023 hanno registrato un aumento a prezzi costanti del 36,7% per la Toscana e del 40,1% per l'Umbria.

F.Laguardia--IM