Il Messaggiere - Pichetto, nucleare più economico di altre fonti di energia

Pichetto, nucleare più economico di altre fonti di energia
Pichetto, nucleare più economico di altre fonti di energia

Pichetto, nucleare più economico di altre fonti di energia

"Sicuro e sostenibile, inserito anche nella Tassonomia europea"

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"Il nuovo nucleare è riconosciuto a livello europeo e mondiale come una fonte tra le più sicure e sostenibili, a partire dal suo inserimento nella Tassonomia europea; pertanto, il nostro intento è semplicemente quello di non escludere a priori questa fonte di approvvigionamento energetico stabile, sicura e decarbonizzata, che secondo gli scenari inseriti nel Pniec sembra anche più economica rispetto ad altre di energia programmabile". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, in audizione sul nucleare davanti alle Commissioni Ambiente ed Attività produttive della Camera. "In un quadro di libero mercato dell'energia - ha aggiunto Pichetto -, riteniamo indispensabile abilitare tutte le fonti di energia sostenibile disponibili, senza preclusioni ideologiche, soltanto sulla base della scienza e della tecnica. Sarà poi il mercato a definire la convenienza economica di una fonte energetica rispetto all'altra, considerando che tutte le fonti (comprese le rinnovabili) hanno un rischio in termini di economicità, di sicurezza degli approvvigionamenti, di incrementi dei costi delle materie prime e di dipendenza da una prevalente catena di approvvigionamento". "L'idea - ha spiegato il ministro - è di partire dal Programma nazionale per il nucleare sostenibile" per "individuare l'effettivo fabbisogno di energia da fonte nucleare sostenibile a supporto dello sviluppo delle energie rinnovabili, ai fini della decarbonizzazione". "Nell'ambito del libero mercato dell'energia elettrica -, ha concluso Pichetto -, l'iniziativa per la realizzazione ed esercizio di un piccolo reattore o di un microreattore sarà lasciata a dei proponenti che potranno essere privati, pubblici o misti. Può quindi trattarsi dello Stato stesso, ma anche di distretti industriali, di grandi impianti energivori quali quelli per la produzione di acciaio, ferro, cemento e ceramica".

N.Tornincasa--IM